sabato 30 dicembre 2017





Qual è il senso del Natale? Il credente sa che per lui ha un significato spirituale, simbolico, metastorico. Un significato che una società sempre più laicista e distruttiva vorrebbe neutralizzare. 

Il 26 dicembre, il giorno dopo Natale, il Fatto quotidiano pubblica la replica di un editore, criticato per alcune sue scelte di contenuti nei testi scolastici. L’editore, fra le altre cose dichiara:
“la società è cambiata. Ad esempio ora gli insegnanti ci chiedono di scrivere testi dove si parla del Natale senza fare riferimento alle nostre tradizioni (1)."
E proprio oggi, Repubblica diffonde la notizia di una maestra friulana che, nella canzoncina per bambini "Minuetto di Natale" ha fatto sostituire “Gesù” con “Perù”, ufficialmente per
Non offendere i bambini di altre religioni (2)”, 
come se l’esistenza o il libero culto di Gesù potesse essere offensivo per qualcuno, o come se il Natale potesse prescindere da Gesù.

Quale pensate sia dunque il senso del Natale?

  • Avete bisogno del Natale per comprare giocattoli, cosmetici, gioielli, abiti, elettronica di consumo e cianfrusaglie, sperperando pagandoli almeno il 30% in più del dovuto?
  • Avete ancora bisogno del Natale per consegnare tutti questi regali in un unico giorno, ora che Amazon può consegnarli al posto vostro gli altri 364 giorni dell’anno?
  • Avete bisogno di abbuffarvi al pranzo di Natale, ora che possiamo mangiare fino a scoppiare tutti i giorni?
  • Avete bisogno del Natale per acquistare a caro prezzo pacchetti vacanze su spiagge deserte dall'altra parte del globo?
  • Avete bisogno del Natale per intasare caselle i posta reale o virtuale con auguri e sostituire temporaneamente sulla bacheca dei vostri account social gattini e tramonti con slitte, renne, alberi addobbati e babbo Natale panciuti?



Fa bene il Papa, nell'udienza di mercoledì 27, a ricordare:

“Specialmente in Europa, assistiamo a una specie di snaturamento del Natale: in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano, che spesso nasconde la volontà di emarginare la fede, si elimina dalla festa ogni riferimento alla nascita di Gesù. Ma in realtà questo avvenimento è l'unico vero Natale! (3)" 

Dunque, a Natale è nato Gesù. 
Dio si è fatto uomo e si è incarnato. Senza questa premessa, non ci sarebbe la salvezza. in un certo senso questo è l'inizio di tutte le storie, e fra esse, la nostra.
Va bene celebrare in maniera terrena, divertirsi, mangiare bene  e farsi regali, ma questi sono i riflessi esterni della festa che è in realtà l’inizio della nostra storia di salvezza. 

Se tentiamo di separare Natale dal suo significato religioso, esso finisce col somigliare all'immaginetta che ne dà Google, come una tavola imbandita davanti a candele e dolci. 

In pratica del Natale rimane solo un involucro materialistico, fatto di cose che si possono comprare, mangiare, regalare e consumare in qualunque altro momento dell’anno.







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